La chitarra mi accompagna
mentre canto la canzone
dell’uomo felice perché ama.
Tanta calma per pensare,
tutto il tempo per sognare,
la finestra aperta sul castello
e sul cielo blu: che bello!
Se la vita fosse questa
voluttà di fare festa
e realizzare un vecchio sogno…
Se io, che ero triste,
deluso dal mio mondo,
incontrando te trovassi in te
la mia felicità e il mio amor…
Molto carino qui 🙂 Cin!
Paesanino, ma come è possibile che ogni canzone, ogni, limerick ogni checchessia qui è prezioso??
grazie!
Realizzare i propri sogni è un diritto, un anelito indefinibile di ogni essere umano, ti auguro di trovarlo, dopo averlo a lungo cercato, così che la scoperta risulti ancora più deliziosa!
Buonanotte e buon fine settimana, Anna 🙂
per essere felici, in effetti, basta poco…auguri a te, uomo felice!
un sorriso
veradafne
sono tornata a rileggere…
bella! anche se la rima degli ultimi versi non mi convince molto…
Però ho notato che è una poesia ad andamento circolare ( mia opinione ehhe)perchè nel finale trova la sua risposta nel titolo stesso…o mi sbaglio?
un sorriso
veradafne
( sono stata sul sito “Toro” ma non sono riuscita a lasciare un commento alla poesia “autunno” di Abigail…che è brava lo lascio detto qui…grazie!)
Veradafne, grazie!!!non sai come mi fa piacere stamattina, con questo vento incredibile che vorrebbe spazzare via tutti i pensieri, leggere il tuo commento.Ti mando un forte abbraccio, Abigail
ma questa poesia, olim, non era più lunga? Pubblicala per intero, tesoro, fai vibrare le corde dell’anima a tutti come hai fatto quel giorno che la dedicasti a me.
un bacio,
tua
Grazie e buona domenica a tutti.
Veradafne, forse hai ragione sugli ultimi versi (immagini ti dia fastidio in particolare la parola tronca: amor). Trattandosi di canzone, la musica ha le sue ragioni che la parola a volte deve rispettare.
Ciao
Caro Paesanino,
La vera felicità , che è sempre fiore primaverile, effimero e passeggero, non la troveremo mai.La troveremo altrove, piena e completa. Ora solo sprazzi fugaci per mettere a tacere la nostra inquietudine e l’angoscia che la vita inevitabilmente ci procura Ma …
… Come Il fiore
creato a Tua
immagine
la natura corrompe
perchè tutto è finito:
anch’io anelo a Te
ma le radici antiche
della perdizione
mi legano forte
alla roccia secolare
riducendomi ormai
a fiore appassito.
Mi è bastato profumar
del tuo profumo.
il figlio del fornaio
grazie Paesanino, ma credo abbia ragione il commento anonimo N.7, la lirica dà l’idea di qualcosa di non completo..ecco perchè forse mi pareva non armonioso il finale.
un sorriso
veradafne
Non lo so, Vera. Non vorrei che la tua sensazione nasca dall’uso, ormai raro, del se ottativo, che può ingenerare in chi legge la sensazione di due periodi sospesi nella seconda strofa.
Essa, in buona sostanza, è formata da due desideri, che in forma corrente si esprimono così:
– Ah che bello, se la vita fosse questa!…
– Ah che bello, se io trovassi in te la mia felicità e il mio amore!
Io ho tolto il “che bello” è lasciato il resto. Forse sarà conciso, però non mi pare disarmonico.
Notte, notte!
Oh disquisizioni alte! torno con piacere qui.
🙂
forse è vero come dici tu..rileggendo…
deve essere la parola tronca “amor” che mi rende faticoso il seguirne la musicalità …
E se finissi con un chiasmo?..non perderesti il numero delle sillabe…
” la mia felicità e il mio amore” 🙂
oppure, ma non so il computo se va bene…” dolce felicità e l’amor mio”
un sorriso
veradafne
ma tanto cosa importano queste “quisquiglie”..sei felice ed è quello che più conta;-)))
un sorrios
veradafne
Un sorriso anche a te.
E a tutti gli amici.
correggo il chiasmo… ehehe.la fretta!
” la mia felicità e l’amor mio”..scusa…
Vera (vera-mente-noiosa-questa-mattina-si-prega-di-perdonare-o-di-cancellare-tutto-sarà -meglio-grazie-prego-scusi-chissà -se-tornerò-;-)!)