Il sagrestano davanti alla Chiesa
dal saracaro va a fare la spesa,
si compra una castagna,
la sbuccia, se la magna,
dice che ha fatto il pranzo e torna in chiesa.
Un po' per ridere, un po' per non morire
Il sagrestano davanti alla Chiesa
dal saracaro va a fare la spesa,
si compra una castagna,
la sbuccia, se la magna,
dice che ha fatto il pranzo e torna in chiesa.
Caro Paesanino, è evidente che il sagrestano viveva in tempi di magra… Diciamo subito dopo la guerra. Con il boom economico degli anni Cinquanta, poi la situazione migliorò e potette farsi passare qualche sfizio.
Allora:
Il sagrestano davanti alla Chiesa
dal saracaro va a fare la spesa,
si compra un’arancia,
la sbuccia, se la mangia,
dice che ha fatto il pranzo e torna in chiesa.
Alla prossima
tuo lettore
Bellissima questa bottega fatta ad edicola liturgica, e certamente la nota poetica che l’accompagna.
Complimenti.
Caro Paesanino,
passa qualche altro decennio. Vennero tempi di grascia. Il vecchio sagrista si dette alla pazza gioia:
Il sagrestano davanti alla Chiesa
dal saracaro va a fare la spesa
per fare la lasagna,
la cuoce, se la magna,
contento e ben pasciuto torna in chiesa.
Stiamoci bene
tuo affezionato lettore
Grazie amico lettore. Le tue variazioni sul tema mi piacciono. Anche se a “si compra un’arancia” manca una sillaba. Eh, 😉
Nell’illustrazione, mi sembra proprio che il saracaro stia pesando un sarago. Ma la domanda è : – dove le vai a pescare queste storielle? Sembrano arrivare da un mondo fuori dal mondo.
bella e dinamica l’immagine dell’uomo che entra nella stanza del venditore..
un sorriso e complimenti
veradafne