Caterinella

Era una giovinetta bianca e rossa, ma dura come una ciliegia

Ogne anne, quanne bbrjle è tutte sciure
e vvule de cellucce, ‘a ventenèlle
che ‘na vecélle morte de paure
cante a canzone de Caterenèlle.

Jève ‘na guagliencèlle ghianche e rrósce
ma toste, toste cumm’a ‘na cerasce.
Povere nnammurate, aloscia alosce ,
c’u jsse a cercà a n’atre chécche vasce!

"Bella Caterenèlle, ghianche e rrósce
e ddóce dóce cumm’a ‘na cerasce,
pinze a stu nnammurate che n’canósce
fémmene e campe sule pe ‘nu vasce."

"N’t’haje che ffà, bbellu ggióne, n’è ccose
de pazzejà e de métteme a ffà ‘a móre;
a ttriddece anne è ppriste a jèsse spose
vide da pertà a n’atre quissu scióre."

Caterenèlla bbèlle, rrósce e ghianche
ma toste, toste cumm’a ‘na cerasce,
manche pu z’u credéve ca Lanfranche
u jve a ccercà a morte quillu vasce.

Sentènne senà a mmurte a matetjne,
ze sente calà u jile dénte u core,
Catenerenèlle, e ca prèta terchjne
fa culazióne e spaseme e ze more.

"E mamma, mamme, accunceme u tavute,
chiine de zecarèlle e ffile d’ore
nne sparagnà né rrase e nné vellute
z’è mmurte u nnammurate e ppur’ì more".

"E ttata, tate, scaveme ‘na fosse
mmize a jenèstre ggialle e ppane e ccasce,
unjte i mèje ha’ da cumponne l’osse
de chi campave sule pe ‘nu vasce.

De chi campave sule pu ‘nu vasce,
e pe ‘nu vasce è mmurte e mm’ha lassate,
ma i’ n’u lasse cchiù e pe ddént’a vrasce
di mpirne o ‘n Paravjse jam’abbracciate."

Pe ccoppe ‘a quella fosse mó c’è nnate
chell’èdere ‘na chiante de cerasce
c’a ventenèlle ha tútte spelepate
de sciure gghianche e rrusce e mmille vasce.

 

CATERINELLA. Ogni anno quando aprile è pieno di fiori / e voli di uccellini, il venticello / con una vocina morta di paura / canta la canzone di Caterinella. // Era una giovinetta bianca e rossa, / ma dura, dura come una ciliegia. / Povero innamorato, fesso fesso, / che lo andasse a chiedere ad altre qualche bacio. // "Bella Caterinella, bianca e rossa, / e dolce, dolce come una ciliegia, / pensa a questo innamorato che non conosce / donne e vive solo per un bacio". // "Non so cosa farti, bel giovane, non è tempo / per scherzare e mettermi ad amoreggiare; / a tredici anni è presto per esser sposa, / vedi di portarlo a un’altra quel fiore". // Caterinella bella, rossa e bianca, / ma dura, dura come una ciliegia, / nemmeno poteva pensare che Lanfranco / sarebbe andato a cercarlo alla morte quel bacio. // Sentendo suonare a morte a mattutino, / si sente scendere il gelo nel cuore, / Caterinella, e con la pietra turchina [veleno rusticano: solfato di rame, per la vigna] / fa colazione, spasima e muore. // "E mamma, mamma, agghindami la bara, / tutta piena di nastrini e fili d’oro, / non risparmiare raso né velluto, / è morto l’innamorato e pure io muoio". // "E padre, padre, scavami la fossa / tra le ginestre gialle e le acacie in fiore, / unite alle mie devi comporre le ossa / di chi viveva solo per un bacio. // Di chi viveva solo per un bacio, / e per un bacio è morto e mi ha lasciato; / ma io non lo lascio più e nella brace / dell’inferno o in paradiso saremo abbracciati". // Su quella fossa ora è spuntata / con l’edera una pianta di ciliege / che il venticello ha dispogliata tutta / di fiori bianchi e rossi e mille baci.

 

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26 commenti su “Caterinella

  1. Torrisi il said:

    Paesanino, ancora una volta in veste di romantico: amore e morte, fiori e tomba, primavera, non come trionfo della vita, ma trionfo della morte. Però, per fortuna è un gioco letterario.

    Buona giornata

    Luca

  2. anonimo il said:

    Ciao Paesanino,

    è struggente questa ballata, e nonostante io viva a Toro, non riuscivo a comprederla appieno senza la traduzione. E’ l’inno ad un amore che va oltre la realtà, che anche se non ancora pienamente sbocciato, lega i protagonisti per sempre.

    Lei non cede a lui ma poi, quando lui muore, preferisce fargli “compagnia” e “andarsene” seppur giovanissima.

    Emozionante, anche se terribilmente triste.

    Cinzia

  3. MIKROKOSMOS il said:

    … un dolce inno all’amore vero… seppur platonico, in quanto non “carnalmente vissuto”, ma forse proprio per questo puro… molto bella… veramente… lo dico col cuore… baciotti…

  4. Anchise1 il said:

    Struggente canto di amore promesso, impedito nella sua realizzazione,

    perciò più intensamente desiderato.

    Può la morte di Caterinella e

    Lanfranco, come quella di Giulietta e Romeo, essere vana, solo perchè

    le loro vite non si sono più baciate in una unione compiuta e duratura

    ?

    Ma l’amore non è un sentimento così forte che trascende la morte

    stessa?

    Il loro dramma rappresenta il trionfo dell’amore e non della

    morte.

    E poi, l’Amore vero non è un pò morire per l’altro/a?

    Complimenti Paesanino!

  5. ilreporter il said:

    le parole d’amore. eterne. hanno ali. leggere. come petali bianchi. eterni. di ciliegio.

  6. AbigailGilmore il said:

    Paesanino, le tue parole raccontano di un amore che va oltre, di un amore realmente “per sempre”! Un bacio chiesto, ma non dato, e un destino che unisce i due sfortunati con un “laccio” ben più duro, quale quello dell’eternità. Bella ma molto triste…Abigail

  7. arcadio il said:

    Spero tu non ti sia limitato all’attacco. Non è bello vivere ai confini del mondo senza aver tentato di bucare la propria vita.

    Grazie per essere passato.

    arcadio

  8. anonimo il said:

    Io invece la trovo molto bella perchè parla di un amore vero,(peccato ve ne son pochi così)lui che da la vita per lei perchè impedito nel suo dimostrare i suoi sentimenti che si racchiudevano tutti in un bacio..e lei che si nega,che si rende conto dell’importanza di lui solo dopo,succede sempre così. Bello questo sentimento puro, casto, dolce,che si spinge oltre.Divisi in vita uniti per sempre nella morte.

    Peccato siano poche le persone che sanno andare oltre nei loro sentimenti,la realtà è fatta di razionalità,di pregiudizi,di calcoli)di tante di quelle schifezze che hanno fatto perdere valore a un sentimento dolce e spontaneo quale quello dell’amore.Purtroppo oggi viviamo in un mondo così.

  9. AbigailGilmore il said:

    Caro utente anonimo, non succede sempre così…L’amore non si può imporre, e a volte, quando lei, o lui, si nega forse è davvero perchè non è innamorata/o. E’ una cosa semplice, e per questo spesso ritenuta banale e non considerata. Spesso si “pretende” l’amore in virtù dei gesti compiuti e delle parole dette, ma non è questa la realtà.

  10. Angelamon il said:

    L’amore fissato per sempre nelle parole di una poesia non potrà avere mai fine e si perpetuerà nel tempo.

    E’ molto bella, ma riempie il cuore di tristezza, l’amore va vissuto finché possibile…

    Un saluto e grazie per essere passato sul mio blog! Angela

  11. anonimo il said:

    Versi laceranti, ma di ineguagliabile intensità e dolcezza!

    Complimenti Paesanino.

    Cari saluti.

    Incanto lirico

  12. artemidoro il said:

    Belli i versi, ma per fuggir tedio e paura,

    vorrei esortar ogni fanciulla che l’amor non cura

    e ignora e non apprezza il proprio “bello”

    a far cantar ogni tanto il suo’uccello

    e, per ben scacciare le pene

    e del mondo gustar ogni bene,

    quando c’è amore e gioventù

    evitando contese,noia e rabbia

    metterlo infin nella “naturale” gabbia

    e …. non lasciarlo più….

  13. vera.stazioncina il said:

    bella nella sua malinconica tristezza…

    un sorriso

    veradafne

    ( O.T:ho riletto la lirica del Leopardi, quella che mi indichi…” piacer figlio d’affanno…..usciu di pena è diletto fra noi…”;-) che dici?..forse il concetto è anche più crudo…

  14. Paesanino il said:

    Sì, Vera, il concetto leopardiano è ancor più duro, perché molto più dura era la vita di due secoli fa. Ma il meccanismo psichico è quello…

    Belle cose agli amici tutti

    Belle cose a te

  15. Hyeronimus il said:

    Ancora una volta hai centrato il bersaglio con un personaggio femminile indimenticabile, nella sua purezza e nell’accettazione del sacrificio estremo in nome dell’amore.

    Son riuscito a leggere solo due strofe in versione originale, poi mi sono accomodato a leggere l’efficacissima traduzione.

    Vale!

  16. Gliorti il said:

    A volte penso che solo l’amore non colto possa superare i confini della vita e resistere alla morte…per divenire eterno!

    La consunzione non permette, ahimè, la sublimazione….

  17. fades il said:

    NOn so che dire, è stato detto tanto e tutto vero.

    Ma è bello anche stare a guardare, come quando tira vento e cadono i petali rosa dei pruni no? Che magari vorresti dirlo, quanto sia bello, ma poi non dici nulla, perchè la bellezza avrebbe bisogno di troppe parole e troppe sensazioni, perchè non sai dirlo ecco. 🙂

    Complimenti, e grazie davvero per i tuoi passaggi.

  18. anonimo il said:

    E’ molto bella e commovente ma voglio fare il provocatore…..

    Questo amore non era impedito da nessuno ( a differenza di Romeo e Giulietta ). Lui perdutamente innamorato e Lei che lo deride , lo rifiuta e lo spinge al suicidio. Caterinella non dice una sola parola d’amore a Lanfranco e forse si uccide solo per il rimorso di aver causato la sua morte. Decide in modo unilaterale di farsi seppellire insieme a Lui, non sappiamo se questo era quello che Lui voleva, ma sappiamo che sulla tomba non resistono nemmeno i fiori perchè il vento li strappa via.

    Questa la provocazione…..ma in vero concordo con voi nel dire che a volte l’amore lo riconosciamo solo quando lo abbiamo perso, quando non c’è più, quando ci manca da morirne, come è successo a Caterinella.

    Ha voluto restare con lui per l’eternità e i fiori bianchi che cadono dall’albero, scosso da un leggero venticello, vanno a ricoprire la fossa per avvolgerli in un candido mantello.

  19. figliodifornaio il said:

    …” forse il mio è solo amor cortese; fondato sulla tenerezza invece che sul possesso, sul piacere di dare anziché di prendere, più ricco e durevole su qualsiasi altro tipo d’amore. Ho capito che l’essenza di un amore non è godere di una persona, ma delle emozioni che essa ti ispira; perciò ne consegue più piacere nel dare che ricevere. Per me, quel grumo informe di emozioni fortissime, pronti a dilatarsi all’infinito, hanno rappresentato il valore assoluto dell’esistenza. E più mi sforzavo di definirli, più essi divenivano sfuggenti… Forse il mio è solo abbaglio, l’intuizione di una felicità non corporea, di un amore immateriale e per ciò stesso duraturo. Forse la mia è alta spiritualità in una società licenziosa come quella attuale….

    Forse a Lanfranco saranno passati per la testa e per il cuore gli stessi sentimenti.

  20. GiMascia il said:

    Molto interessante la provocazione lanciata con il commento n. #22. Dico molto interessante, ma per fortuna i versi non sono un trattato di psicologia applicata. Caterinella si ritaglia un posto nel nostro cuore con la spensieratezza infantile, che lascia spazio alla drammatica scelta. I perché dei suoi comportamenti forse non li conosceva nemmeno lei e nemmeno lei li conosce, ora che la sappiamo abbracciata finalmente a Lanfranco.

    Giovanni

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