Se potessi mostrarti
nel castello del sogno proibito
il passaggio segreto che porta
al giardino di rose e di baci.
Se potessi narrarti
il dolore di un re innamorato
che nasconde il tesoro nei campi
e ha paura del tempo che passa.
Se potessi distrarre
il guardiano dei sogni che sogni,
che ti cela con turpe disegno
ai miei giorni e alla voglia di averti.
Se potessi dormire
una notte cullato dai grilli
e al mattino tornare a tuffarmi
fiducioso nel mondo, il tuo mondo.
Se potessi lagnarmi
dello sterile tempo passato
e, al profumo, sentirti, toccarti,
finalmente sognare i tuoi sogni.
Se potessi implorare
una briciola al vento che soffia
mentre tu senza starci a pensare
schiudi gli occhi che guardano altrove.
Se potessi imprecare
al destino che dona e sottrae,
e mi spinge ad andarmene via
per poi correre ancora ai tuoi piedi.
Se potessi, mia dolce,
darti quello che hai sempre voluto
e tenerti così come sei
e amarti così come sono.
IL MIO PAESE
La cornice dei colli incontaminati
incastona fra le sue fiancate sassose
di antica pietra tufacea
il mio piccolo borgo,
guardato a vista dal vecchio convento
e dalla Parrocchiale del Salvatore:
non disadorni templi
ma dignitosi scrigni di arte locale.
All’apice del colle
il camposanto solitario
accoglie senza ansia
i rari figli ormai esiliati:
svogliati ospiti
del suo sacro silenzio arcano.
Nel seno della vallata
si ode l’eterno canto
del fiume tumultuoso
che raccoglie paziente
nel suo greto lineare,
al fianco del tratturo,
l’acqua di rivoli e ruscelli.
Un’eco infinito
si irradia prepotente
dalla lussureggiante
piana della “Vicenna”
per spegnersi “Sotto la Vecchia”:
incontaminato habitat
di una fauna lieta.
Non vi è bussola al viandante
se non antichi viottoli
che l’avanzare del tempo
ricopre pietoso di rovi e ortica:
memori della grande fatica
di gente tenace e forte
d’un tempo ormai remoto.
All’orizzonte il cielo sfida
le vette immacolate
che caparbie non cedono
al ricatto dello smog.
Addio mio borgo antico
piccola, umile gemma
rimasta a reliquia
del tempo che fu,
per consegnarci intatti
i sapori e i colori
dell’eternità.
ma che bello!!!
bellissima…se potessi…mi piacerebbe sentirla cantare da un menestrello o da un giullare in un antico castello del medioevo!
Complimenti per questo blog e per le immagini che posti!
un sorriso
veradafne
se potessi essere quella che tu sogni e tu essere quello che io desidero!
se potessi darmi quello che voglio e amarmi e tenermi così come sono e così come sei…ma non credi che finiremmo con l’essere in troppe?;-)…già me la sto giocando con Anairda:-) Un sorriso e grazie per il passaggio da me
E’ molto bella questa tua poesia, ti faccio i miei complimenti. Ciao, j.
Grazie per la visita e… complimenti! Ciao 😉
è un blog particolare, il tuo.
Fosse anche solo per questo, mi piace.
Bacibà
🙂
ciao e grazie del passaggio, bellissima poesia ^_^
Bello questo blog, bello ciò che ho letto. Grazie per il passaggio.
L’utente anonimo sono io.
nno c’è che dire.
non sò che dire.
se potessi… sarei la terza in concorso!!! ;D
le tue poesie, le canzoni, sono bellissime.
sperando che la tua musa non sia un’incarnazione lontana da te… buona vita!
grazie per essere passato.
Maya
Grazie per i bei versi
Alessio
Se potessi, mio dolce,
tenerti così come sei
e amarti così come sono.
Grazie
Credo l’amore vero sia questo:
“e tenerti così come sei
e amarti così come sei”
Un abbraccio. M.
“Se potessi imprecare
al destino che dona e sottrae,
e mi spinge ad andarmene via
per poi correre ancora ai tuoi piedi…”
Sappi solo, mio caro amico, che una lacrima sta scendendo sul mio viso…
Ma la pioggia di stamattina riuscirà a celarla…
Abigail
Grazie a tutti. Speravo di suscitare un minimo di attenzione. Non immaginavo di riuscire anche a commuovere.
“Se potessi, mia dolce,
darti quello che hai sempre voluto
e tenerti così come sei
e amarti così come sono..”
L’essenza stessa del mio concetto d’amore, esplicata in poche parole…
Bel blog.. 😉
Grazie per essere passato. Mi piace ciò che scrivi. Pace su di te e sulla tua casa
Non vi allargate ragazze: questa poesia è dedicata a una nota giornalista televisiva.
Dica dica: Lilly Gruber?
mmmh ma le scrivi tu?
molto medievali 🙂