A veradafne
Ripenso a voi, ragazzi, che sugli usci
del Piano San Mercurio ve ne state
a ingannare la noia dell’estate
e a rimirare i sempiterni strusci.
Ciò che vi occorre sono i canti, i canti
che sbocciano al mattino con le viole
ciò che vi occorre quando sorge il sole
è che l’amore vi canti i suoi canti.
Ciò che vi occorre è vivere le strade
piene di grida e risa dei fanciulli
ciò che vi occorre è seguire la stella
che vi farà cantare nelle strade.
Ripenso a voi, gentili paesani,
persone ragionevoli e a ragione
stanche delle antiquate convenzioni
che vi hanno imbalsamato in Mezzo al Piano.
Ciò che vi occorre è diventare pazzi,
ma pazzi della vita e della gente
ciò che vi occorre è non pensare a niente
per rimanere giorno e notte pazzi.
Ciò che vi occorre sono nuove case
fatte di gioia e sorrisi di figli
ciò che vi occorre son le meraviglie
che troverete nelle nuove case.
Ripenso a te, mia dolcissima amica
dagli occhi blu già grigi di tristezza,
nel tuo sorriso la tua giovinezza
si spegne a poco a poco, e la tua vita.
Ciò che ti occorre è l’amore, l’amore
che fa sognare i cuori alla tua età
ciò che ti occorre è la felicità
di bruciare in un lampo i nostri amori.
Ciò che ti occorre è che occorre sognare,
sognare e correre incontro al domani
ciò che ti occorre è prendermi per mano
così che insieme possiamo sognare.
Bella paesanino, io condivido in pieno l’ultimo frammento, quello dell’amore. Mai come in questo anno ho vissuto tante emozioni che a pensarci il cuore sembra scoppiare. Emozioni che avrei voluto vivere qualche tempo fa, e che il destino ha “tardato” nel donarmi per regalarmi un attimo che durerà per sempre. Ora devo guardare al domani, e spesso non ci riesco, torno indietro e la tristezza mi assale. E’ il mio carattere, e non posso cambiare del tutto, ma prego affinchè i sogni possano accompagnarmi mentre vivo la mia realtà. La canzone è dedicata a Veradafne: ho letto anch’io alcuni dei suoi post e mi sono piaciuti perchè amo molto il tema del viaggio, e le stazioni in genere mi affascinano. Spero che da questo periodo di assenza la nostra amica riesca a trarre il maggior beneficio per tornare con tanti altri pensieri da raccontare. Buona giornata!!!Abigail
L’assenza … la fuga.. c’è chi trova dimensioni diverse per sognare..Il tuo post è molto profondo.. c’è una malinconica voglia di musica e fremiti di sentimenti puri! Ti lascio un pò di dolcezza
La mia nonnina col dito alzato… beh, è un’immagine. In realtà uccideva i gatti. Si è tenuta per tutta la vita questo enorme segreto: era una psicopatica e ce ne siamo accorti di ritorno dal funerale. Ma io le ho voluto molto bene.
Sbaglio o questa qua sopra è una ballata? E se è una ballata perchè non è in endecasillabi e settenari? E perchè io non mi faccio mai i cazzi miei?
Oltre il nostro divenire
rimarranno le preziose stelle
che hanno spiato curiose
ogni nostra parola d’amore
ogni nostra tenera carezza
ogni nostra luminiscenza
ogni nostro pensiero gentile
ogni nostro bacio nascosto
per riconsegnare tutto
silenziosamente
e segretamente
all’Eternità.
Per atarax7 [#3]:
Grazie per le preziose informazioni sulla nonna.
Diciamo che è una ballata sui generis, piuttosto una canzone, ma intendiamoci, non canzone dantesca o guinizelliana: una canzone popolaresca, come la intendiamo oggi.
Saluti
Mi piace anche la poesia dell’ut. anonimo qui sopra…sono in un periodo in cui tutto ciò che parla d’amore mi fa emozionare…buona giornata!Abigail
Abigail, mi hai anticipato. Sono buoni versi, per i quali stavo appunto ringraziando l’autore.
Buona giornata a entrambi.
Se avessi Te
desiderata
fra le mie braccia avide
non sarei più schiavo
di tetre notti
e solitarie ombre
ma contemplerei
entusiasta e giulivo
nello stupore estremo
la preziosa perla
che è racchiusa
nello scrigno
dell’ Amore.
(il filgio del fornaio)
Cara Veradafne,
il 28 ottobre ho pubblicato una ballata dal titolo: “Toro al tempo dei sogni”.
A te è piaciuta e in calce mi hai lasciato questo commento:
“bella, ma ora che si fa a Toro?”
Proprio per rispondere alla tua domanda, ho scritto e pubblicato a inizio novembre la ballata analoga che ho intitolata “Ripenso a voi”.
Doverosamente te l’ho dedicata, perché senza la tua domanda questa lirica non sarebbe mai nata.
Ma proprio in quei giorni sei andata in ferie. Ora, mi dispiacerebbe che a te sfuggisse questa circostanza particolare, perciò te l’ho segnalata a parte.
Buona continuazione delle ferie e a presto.
Paesanino
Grazie, caro Paesanino,
non mi era sfuggita e l’ho trovata molto significativa e bella! Se mai, e me ne scuso ora, mi era “sfuggito” di ringraziarti…
Complimenti per il tuo blog, mi piace davvero tanto!
Un saluto e un sorriso Vera