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10 commenti su “Via Roma

  1. Algonuevo il said:

    Paesanino, dispiacermi? io non so come ringraziarti, è un regalo molto bello ed ho un sorriso molto grande!

    grazie ancora, et bien à toi!

    algo

  2. Algonuevo il said:

    e questo era il dilemma:

    Dei delitti e delle pene

    ________________________

    Domanda:

    che delitto è, il cedere agli istinti animali?

    Domanda corollario:

    se l’atto sopra citato è di natura delittuosa, qual è la pena imponibile?

    Caso studio:

    Il mio amico Jean ha una ragazza da qualche tempo. Ora, nonostante lui la ami, Jean non si puo’ impedire di provare bestiali sentimenti fantozziani per una donna che risponde alla tipologia umana di cui egli ha sempre sognato, e che chiameremo qui Elettra. Elettra è bella, di madre europea e padre africano, con tutti i corollari di bellezza che queste Nozze di Cana alchemiche possono evocare. E per di più è molto molto simpatica.

    Ora, il caso vuole che Elettra provi sentimenti bestiali – mutata mutandis et generum, ergo bestialidadis – per Jean, che pero’ è combattuto, déchiré dal più antico dei dilemmi: “Operare una momentanea scissione di personalità, cercare scuse più o meno credibili e commettere l’atto impuro, oppure assurgere a idealtipo di Uomo onesto e quindi declinare gentilmente o meno le proposte non precisamente apollinee di Elettra?”.

    IO, mi allineo alla seconda proposta. Jean, lascia perdere l’amor fugace!

    P.s. Paesanino, se leggi queste parole, ma tu non avresti uno stornello, una poesia a gusto tuo, che ben possa illustrare questo dilemma?

  3. anonimo il said:

    Ha perso lo scilinguagnolo

    il nostro pizzicagnolo

    per le movenze da gatta

    della bella mulatta

    che gli ha graffiato il cuore

    ma non l’onore:

    resta fedele alla moglie bella

    attaccato alla sua gonnella…

  4. vera.stazioncina il said:

    divertente e problematico dilemma…

    e se cambiasse via?

    Passeggiare per via Roma o non passeggiare per via Roma?

    ma…sarà il caso di andarsene elegantemente..via!

    Grazie Paesanino per questi stralci di vita che ci regali.

    un sorriso

    veradafne

    (grazie anche per i versi che mi hai dedicato con la poesia a “Toro” oggi, molto belli!

    rimango sempre affascinata dalle immagini che posti)

  5. PortamiVia il said:

    Bella sorpresa anche per me quello che comunichi! Sì, avere l’amica Vera in comune è una garanzia.

    Ricambio con piacere la visita e passo immediatamente al link prima di perdermi il tuo indirizzo 🙂

    A presto e… buongiorno, vista l’ora, non sono sempre così nottambula: mi sono stranamente svegliata ed aspettando l’amico sonno che torni da me… faccio un giretto per blog.

    Ciao, Anna 🙂

  6. anonimo il said:

    NON E’ PIU’ POSSIBILE

    non è più possibile

    guardarti negli occhi

    trafitti da luminiscenze

    di fuoco acceso nel buio

    della notte invernale

    del tuo turbamento.

    Non è più possibile

    parlarti nel tono di voce

    consueto e pacato

    perche’le mie parole

    sono mosse dal tremolio

    dell’emozione e dalla paura

    di non dirti quanto vorrei.

    Non e’ possibile sognarti

    senza che io ti prenda

    nell’abbraccio forte forte

    per poi accarezzarti piano piano

    e sentire le tue fattezze

    che accarezzano il mio cuore

    nell’amplesso del possesso.

    il figlio del fornaio

  7. anonimo il said:

    In Via Roma quarantasette

    una volta mi vennero le saette

    avevo afferrato una bella fanciulla

    ma l’avventura si rese poi fasulla

    venni in flagrante di colpo scoperto

    precipitando dalla finestra sul tetto

    feci sbollire tutti i miei ardori

    perchè ebbi una gamba con gran dolori

    e la fanciulla si rese poi irreperibile

    perchè la volevo in posti improponibili.

    il figlio del fornaio

  8. benciarl il said:

    Bellissimo limerik.

    Romanesche, forse, questa situazione la vedrebbe così:

    L’amore nun ce vede e quann’ariva

    ‘ndo coje coje e mica bada ai danni!

    Er punto sai qual è? Ch’è decisiva

    distingue l’amor vero da l’inganni.

    E, dire “t’amo”, è ‘na prerogativa

    de chi se vole bene, e che l’affanni

    che ponno dà le corna in prospettiva

    conzidera li peggio suoi malanni.

    Si veramente ce se vole bene

    nun vale arcuna scusa pe tradire

    S’ami davero che regali, pene?

    Perciò nun posso dolce mia pischerla

    puro si tu me tenti e fai le scene

    tradì mi mojie senza quarche… sberla!

    Buon Week end anche a te

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