U Colle Sammercúrie

Chi è questo santo miracoloso?

‘Lli cavalle pu Colle Sammercúrie

chiú nen spentarne e ze fermatt’a fúrie.

E a dummanna’ i bregante:

– Chia iè quissu sante,

vo’ iesse u scavezóne, Sammercúrie?

IL COLLE SAN MERCURIO. Quei cavalli per il Colle San Mercurio / non andarono più avanti e si fermò la furia. / E a chiedersi i briganti: / – Chi è questo santo (miracoloso), / è "U scavezone", San Mercurio?  

In prossimità della festa del nostro Santo Patrono, San Mercurio (26 agosto) pubblico un limerick sulla leggenda che racconta di un miracolo, avvenuto a Toro sul colle che oggi porta il suo nome: il Colle San Mercurio.
Secondo la leggenda, alle porte di Toro arrivarono un giorno i briganti con i loro cavalli, pronti a fare razzie.
Improvvisamente i cavalli si fermarono, per una causa inspiegabile, forse di natura soprannaturale e addirittura, subito dopo, si inginocchiarono.
I briganti, sbalorditi, cominciarono allora a domandarsi quale santo fosse riuscito a fermare una furia tanto grande. Ma conoscendo già di fama il grande santo protettore di Toro, pensarono subito a San Mercurio, al quale dettero il simpatico appellativo di "U scavezone", poiché sapevano che quest’ultimo (lo vediamo nella statua) portava dei sandali allacciati fino al ginocchio.

(Musa pensosa)

Precedente Notturno Successivo Quando il venerdì insidiava la festa di San Mercurio

7 commenti su “U Colle Sammercúrie

  1. Paesanino il said:

    Con questo graziosissimo limerick di Musa Pensosa, ispirato a una nota leggenda popolare, inauguro un breve ciclo di post dedicati a San Mercurio martire, il beneamato patrono di Toro, la cui festa cade il 26 agosto.

    Saluti

  2. Anchise1 il said:

    Il fatto prodigioso avvenne forse sotto ” a cercula a bastune”, perchè è denominata così ?

  3. anonimo il said:

    Caro Paesanino & friends, è sempre un piacere fare una sosta qui! Si imparano cose nuove e interessanti, che appartengono alla nostra tradizione. Un abbraccio a tutti!!!Domani parto per le mie ferie!!!bacioni, Cinzia

  4. anonimo il said:

    Caro Paesanino,

    credo di fare cosa gradita se una foto del COlle San Mercurio, la località del leggendario miracolo raccontato nel limerick da Musa Pensosa. Pare, tra l’altro, che la “cercula a bastune”, citata da Anchise1, fosse situata in prossimità della casa di legno riportata nelle foto.

    Con stima

    Enzo Mascia

    Toro - Colle SAn Mercuri

  5. musapensosa il said:

    Paesanino,

    innanzitutto grazie per aver pubblicato il mio limerick.

    Ti confesso che anch’io, fino a qualche giorno fa, ignoravo sia la località che il fatto prodigioso lì avvenuto.

    Parlare con chi ne sa più di noi, può spesso rivelarsi una vera fonte di ricchezza.

    Pertanto, ai frequentatori di questo blog, rivolgo l’invito di andare alla ricerca di tutte quelle notizie che possano arricchire la memoria storica del nostro paese.

    Attendo con vivo interesse gli altri tuoi post dedicati a San mercurio, Paesanino.

    Cari saluti a te e agli amici

  6. GiMascia il said:

    Mi associo all’invito di Musa Pensosa: contattare i più anziani e comunque chi ne sa più di noi, è fondamentale per la conoscenza storica e sociale della nostra comunità. Un noto proverbio dice che quando muore un vecchio, brucia una biblioteca. E i nostri “vecchi” è gente che in pochi anni ha visto mutamenti epocali. Tra gli ultimi tempi della civiltà contadina e i giorni nostri corrono solo pochi decenni, ma è come se fossero passati secoli e secoli. Ancora qualche anno e non ci sarà più nessuno che potrà ricordare di aver vissuto serate attorno al fuoco non segnate dai ritmi televisivi: quante storie, quante leggende, quanti racconti, quanti personaggi, quanti proverbi, quanti vocaboli sono sul punto di estinguersi insieme a loro.

    Approfittiamo dei nostri ultimi testimoni. Ascoltiamoli…

    Giovanni

I commenti sono chiusi.