Stémece bbune

Pe tutte i canzúne
pe tutte i poesje,
i fattarille,
che ce séme cantate
e raccuntate,
v’arengrazie, bona ggènte.
Stémece bbune.

V’arengrazie e vve salúte,
ne mme scorde a nnesciúne,
ma so’ ‘mpjcce,
n’so’ ccaprjcce:
ne ppozze aremané.

V’arengrazie e vve salúte…
Avezanne u becchire,
j’ vu ggiúre
ca pe Tture
ci avéme arevedé.
STIAMOCI BENE. Per tutte le canzoni, / per tutte le poesie, / i racconti, / che ci siamo cantati / e raccontati, / vi ringrazio, buona gente. / Stiamoci bene. // Vi ringrazio e vi saluto. / Non dimenticherò nessuno, / ma son problemi, / e non capricci: / non posso restare. // Vi ringrazio e vi saluto…/ Alzando il bicchiere, / io vi giuro / che a Toro / torneremo a vederci.

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61 commenti su “Stémece bbune

  1. Paesanino il said:

    Non è una poesia. E’ un saluto vero e proprio. Grazie a tutti gli amici. Ho vissuto insieme a voi dei momenti bellissimi, che non posso più permettermi.

    Auguri a tutti.

  2. PortamiVia il said:

    … un saluto definitivo?!?

    Mi cogli alquanto di sorpresa, devo essere sincera.

    Sicuramente ci saranno giuste ragioni. Mi dispiace per me e spero tutto bene per te.

    Un abbraccio, allora, e “statti bbuonu” anche tu (ho usato il dialetto calabrese del cosentino)!

    Anna 🙂

  3. Anchise1 il said:

    Caro Paesanino,

    nel ringraziarti di cuore, non posso non congratularmi con te per quanto ci hai donato lungo questi mesi, sul tuo interessante e ricco spazio virtuale.

    Che la gioia quotidiana di poter visitare il blog ora finisca, è per me fonte di rammarico.

    Mi mancherà molto il tuo Blog, che arricchendo culturalmente me, ha nel contempo dato lustro al paese che amiamo, facendolo conoscere in molti angoli d’Italia.

    Non è stato solo tentativo di rinvangare fatti, fiabe, poesie, spesso nel nostro ostico dialetto ormai dimenticato, ma saggio tentativo di rianimare culturalmente una comunità sempre più in balia di una crisi di identità, non solo a causa dell’ opprimente globalizzazione, per cui ora Toro è uguale a Canicattì o Wilflingen, ma proprio per questo si rende necessaria una accurata ricerca storica circa le nostre origini e le fonti della nostra cultura. E’ doveroso per i nostri ragazzi, che prima di poter gioire con i lontani ed “estranei” riti di Halloween, (come hanno fatto oggi) imparino a conoscere quelle usanze o riti praticati fino a ieri nel loro paese dai loro padri e dai loro nonni, che non saranno sfruttati commercialmente, ma certamente sono autenticamente più genuini e altrettanto valevoli di essere tramandati.

    Non mi rassegno all’idea che questo tentativo sia ora vanificato o interrotto, perciò, ti prego individua subito un sistema alternativo per continuare il tuo nobile progetto, che sarà anche il nostro e di quanti oggi ti ringraziano per quello che hai fatto per la nostra Comunità.

    Ti incitiamo a continuare , non solo per… un po’ per ridere, ma soprattutto, per non morire.

    Grazie.

  4. GiMascia il said:

    Caro Paesanino,

    affettuosi saluti anche a te e grazie di tutto.

    Spero di reincontrarci sul web o altrove.

    Giovanni

  5. anonimo il said:

    Caro Paesanino, il tuo saluto è una arrivederci e un “teniamoci in contatto”, ne sono sicura.

    Qualsiasi siano i motivi che ti hanno spinto in questa direzione, spero non ce ne siano di gravi. Ti ringrazio tanto per averci ospitato, per aver creato questo grazioso e interessante “caffè torese” in cui era piacevole fermarsi per una pausa e trovare bella gente. Un bacio grandissimo caro amico!!! Abigail

  6. ilvecchiodellamontagna il said:

    Caro Paesanino, il questo mondo deforme passare da te era ritrovare l’armonia di cose semplici e antiche. Il saluto è davvero bello, e l’augurio è che tu ricompaia presto, potendo di nuovo permettertelo. E che non sia cosa grave quella che non te lo consente più.

  7. Paesanino!!

    Mi lasci un po’ così…

    Ma ognuno ha sue ragioni, che sa o meno.

    Un abbraccio e grazie di avermi incrociata.

    Buon domani :-*

  8. Algonuevo il said:

    Paesanino,

    ci si affeziona poi alle cose viste attraverso lo schermo di un computer, e alle persone che le hanno scritte, senza averle viste. Non so quali siano questi motivi, ma spero che tu abbia un buon domani, se non è oggi.

    Ti abbraccio forte e ti lascio almeno i miei contatti, nel caso questo possa servire a qualcosa

    [email protected]

    Grazie per avermi regalato un po’ di Molise e anche qualcosa di più, condivisione, affetto e passione.

    algonuevo

    Stemece bbune!

  9. vera.stazioncina il said:

    un GRAZIE di cuore anche da parte mi; il blog che hai costruito e il mondo che hai raccontato , oltre al modo in cui l’hai fatto, lo rende davvero unico e prezioso. Spero che questo sottile , e forse non troppo, rammarico per il non poter continuare questo impegno sia dovuto ad un problema transitorio e non troppo grave 🙂

    un sorriso

    veradafne

    ( grazie per aver spiegato cos’è un limerik, ora un limerik sarà sempre un “paesanino”:-)

  10. colfavoredellenebbie il said:

    Mi spiace: spero anch’io in un problema transitorio e da circoscrivere.

    Ti auguro ogni bene con un abbraccio.

    zena

  11. bucciadimela il said:

    Sono molto triste. Se ne va un pezzo di sogno, un angolo di pace e ristoro fra amici sereni. Ti resto vicina col pensiero in questo momento di distacco, o spero solo di ripensamento. Gli affetti non si dimenticano, e nemmeno la gratitudine. Ciao amico mio e di tanti altri come me. Un abbraccio da Chiara.

  12. GentileMa il said:

    Ultimamente ti avevo perso di vista, caro paesanino. Mi dispiace sapere che abbassi la saracinesca e voli verso altri lidi. Per fortuna restano i tuoi post. Nelle prossime sere di inverno, conto di rileggerne alcuni.

    Statti bene anche tu.

    Mario

  13. BibliotecadeBabel il said:

    Mi ero abituata a considerare “normale” il diradarsi o l’intensificarsi alternato nella frequenza dei post o nella partecipazione, forse perché io stessa ho cambiato molto il mio modo di vivere questa bella avventura, accettando lunghe pause forzate e brevi ma intensi ritorni.

    Così, mi coglie di sorpresa questo tuo saluto, perché immagino scenari inappellabili, tali da non lasciare aperto lo spiraglio anche minimo che ti avrebbe indotto a lasciare a noi tutti un messaggio diverso…

    Insomma, mi dispiace molto rinunciare a questo angolo con cui ho condiviso tante volte il piacere di cose vere e semplicissime. E poi gli addii non mi piacciono, specie quando inducono a parlare da soli, come in questo momento, disperdendo il proprio grazie come un soffio, nell’aria, condannandolo a vagare in cerca del destinatario chissà dove (fino a Toro, magari). 😀

    Grazie, Paesanino, qualunque cosa ti reclami o ti scorra accanto, in questo momento.

  14. francifra il said:

    ci mancherai tanto, il tuo era un blog particolare…

    in bocca al lupo per tutto anche a te, ogni tanto torna a trovarci..

    tanti tanti tanti bacibà

    🙂

  15. musapensosa il said:

    Paesanino,

    ritengo questa mia esperienza con il tuo blog un importante, vero momento di crescita per me.

    Ti esprimo, pertanto, gratitudine e affetto, comprendendo le ragioni che oggi ti spingono, tuo malgrado, a rinunciare (e mi auguro solo momentaneamente), a questo tuo brillante progetto, capace sempre di entusiasmare e coinvolgere.

    Sono certa che saprai trovare, dopo di questa, una nuova formula per continuare a “dare” tanto al tuo e nostro beneamato paese.

    Musa pensosa ti augura ogni bene e lo fa dedicandoti, sperando che tu voglia gradirli, questi suoi ultimi versi:

    ‘Nu capelavóre

    Cúmme iè Paiesanj’,

    ce vu’ prúprie saluta’

    e tútte quésta ggènte

    dónd’a vu’ manna’?

    M’è pparúte ‘nu capelavóre

    ‘ssa fenèstre ‘n copp’a Tture;

    séme ‘ntrate in quéssa case

    a deiúne e tú u sa’,

    quanta còse n’sapavame

    e mó nu’ púre i petème accúnta’.

    Ce iavame abbeteuate,

    a llòche ‘a iacce iéve bbòne.

    Ce trevvave i bèlle paròle

    ch’i canzúne e i fattarille,

    ma cchiú bbille iève quanne

    avavama ‘ddevena’:

    quanta ggènte che so’ ‘ntrate

    pe menjrze a scervella’!

    Ce séme spartúte l’úglie e u súnne

    pe sta’ a uenjte notte e iúrne.

    Tú menave a calamjte

    n’ce facjve specceca’

    e púre stracche de lavóre

    avavama meni’ ‘ntra’.

    Mó, se prúprie nen pò ièsse

    e t’avema saluta’,

    quélla pòrte tú n’a chiúde

    l’ha da súl’appanna’,

    ca ‘nu fjschie ci ha da fa’

    e nu’ stéme tútte a qua!

    De becchire stanne tante

    e i veléme aveza’

    pu’ brindàme tútta quànte

    e u Paiesanjne ze ne va.

    UN CAPOLAVORO. Com’è, Paesanino, / ci vuoi proprio salutare / e tutta questa gente, / dove vuoi mandarla? / / Mi è sembrato un capolavoro / questa (tua) finestra su Toro; / siamo entrati a casa tua / a digiuno e tu lo sai, / quante cose ignoravamo / e adesso anche noi le possiamo raccontare. / / Ci eravamo abituati (subito), / (perché) lì (da te) la sistemazione era (davvero) buona. / Ci potevi trovare le belle parole / con le canzoni e i racconti, / ma (il momento) più bello era, quando / dovevamo risolvere gli indovinelli: / quanta gente è entrata / per venire a scervellarsi! / / Ci siamo spartiti l’olio e il sonno / per poter stare insieme notte e giorno. / Tu ci attiravi come una calamita / non riuscivamo a staccarci: / e anche stanchi per il lavoro / non potevamo fare a meno di visitarti. / / Ora, se proprio non c’è più nulla da fare / e ti dobbiamo salutare, / quella porta tu non la chiudere / la devi solo accostare, / perché basterà solo un fischio / e noi saremo (di nuovo) tutti qua! / / Di bicchieri ce ne sono tanti / e li vogliamo alzare, / poi brindiamo tutti quanti (insieme) / e il Paesanino se ne va.

    Con gratitudine e affetto

  16. cicabu il said:

    Non so le motivazioni ma so che mi dispiace tantissimo che te ne vai via..spero sia solo un momento..un arrivederci e non un addio….ti prego torna..il tuo blog è speciale e merita di continuare ad esistere..

    Abbracci grandi..^^

  17. anonimo il said:

    Pur non entrando nei motivi del tuo abbandono, sicuramente validi, è amaro perdere ciò che è stato per molti molto bello, come i tanti commenti dimostrano.

    Un grazie sincero anche ai tuoi amici: Abigail, Musa Pensosa, Figlio del Fornaio, Iacobacci e tanti altri intervenuti ad arricchire un blog unico ed originale.

    Arrivederci .

  18. artemidoro il said:

    Una stretta di mano Paesanino e un sentito grazie per le riflessioni, gli stimoli, la pura poesia di un mondo sempre presente nei nostri cuori,che hai saputo rivitalizzare, tanto che la Tua Toro è divenuta un simbolo di un qualcosa di universale, che ognuno di noi in forme apparentemente diverse porta con sé e cerca di proteggere da una dimensione frenetica ed estranea. Qualsiasi cosa avessi bisogno, anche se sono lontano, anche solo una parola, scrivi, fatti viv0…. e ascolta per il blog…lascialo sospeso….è troppo importante la Tua voce perchè resti a lungo nel silenzio…..

    Auguri per tutto e un saluto

    Arturo

  19. anonimo il said:

    Belle le parole di Musa Pensosa!!! Brava!!! Paesanino, hai ispirato un ultimo capolavoro 🙂 Un caro saluto, Abigail

  20. anonimo il said:

    Un caro saluto al Paesanino e un grazie per il blog che ha dotato il nostro paese di un di un simpatico “corpus” poetico popolare.

    Auguri per la sua attività futura

    Un affezionato lettore torese

  21. Hyeronimus il said:

    Anch’io ti dico:

    arrivederci.

    Il tuo blog è stato una ventata di aria nuova,

    rimarrà sempre nel mio ricordo insieme alla persona, tu, che l’ha ideato e l’ha reso così gradito.

    Vale Paesanino!

  22. Gliorti il said:

    Buon viaggio….spero di incontrarti di nuovo. Un bacio affettuoso dalla ciociara…

  23. duca1degli1abruzzi il said:

    Beh capisco che a volte gli impegni della vita portano chissadove. Cmq torna sui tuoi passi. E’ un peccato chiudere un blog culturale vero come il tuo. Un saluto e statte bone. Duca

  24. musapensosa il said:

    Abbraccio idealmente tutti i cari amici del blog.

    Un saluto particolare e un bacio ad Abigail.

    Non perdiamoci di “vista”!

    Con stima e affetto

  25. musapensosa il said:

    Cara Abigail,

    ricambio l’abbraccio e spero che tu voglia regalarci ancora nuovi bellissimi versi.

    Nell’attesa ti saluto, augurando a te, agli amici e al Paesanino una buona settimana.

  26. PortamiVia il said:

    Per un augurio di Buon Natale non si può fare a meno di passare!!

    Spero tu stia bene.

    Anna 🙂

  27. anonimo il said:

    Oggi è la Vigilia di Natale! Stanotte andrò a Messa, per rivivere la nascita del Bambin Gesù. In un mondo come questo, in cui tutto sta diventando relativo, e in cui la fede sembra fuorimoda, voglio augurare a tutti la serenità del cuore e della mente! Vorrei che ognuno di noi allegerisse i propri cuori di tutti quei pesi enormi che vi carica, a volte inutilmente. Buon Natale!!!Abigail

  28. StellaCeleste il said:

    Ti auguro un Anno forte come il vento, in modo da poter scacciare tutte le nuvole nere che ti nascondono la bellezza del cielo, dolce come i primi fiori di primavera, che riempiono gli occhi con i loro meravigliosi colori, sereno come il viso di un bimbo, quando dorme tra le braccia della mamma,e felice, come può esserlo colui, che credendosi solo,trova come per incanto, una persona che lo ama e prendendolo per mano, gli sussurra con un sorriso…TI ASPETTAVO DA TANTO!!!

    Un caro saluto

    Con affetto

    Stellina

  29. iopensosempre il said:

    Mi accorgo solo ora di questo addio.

    Ciao Paesanino.

    Spero di risentirti.

    So che è difficile gestire a volte un blog. E tu l’hai fatto bene fin quando hai potuto.

    un abbraccio!

    e buon anno!

  30. musapensosa il said:

    Ti confesso che ne ero quasi certa, Abigail.

    Grazie per la conferma.

    Un salutone e… Forza 2007!

  31. musapensosa il said:

    Un caloroso appello al Figlio del fornaio: -Perché non continui a deliziarci con i tuoi simpatici aneddoti, qui o sul Poetbook di TOROweb?

    Un saluto e un abbraccio

  32. musapensosa il said:

    Paesanino,

    non riesco più a contattarti via e-mail.

    Attendo una tua gentile risposta.

    A presto

  33. anonimo il said:

    Per Musapensosa :

    DOPO I PORCI.

    Quell’anno aveva nevicato tanto nel terreno del vecchio, era stato sparso molto letame, era stata effettuata l’anno prima una buona potatura perciò quelle piante di mele limoncelle si mostravano rigogliose, tanto rigogliose che Zio Natangelo le osservava con orgoglio quei frutti e, quasi rapito, ne contemplava la lucente bellezza.

    Decise di coglierle di mancanza, a fine settembre, così si sarebbero conservate per tutto il lungo inverno.

    Col suo fedele asinello, munito di bigonce, si recò per ben tre giorni consecutivi nella Valle delle Canne per andare a cogliere quei bei frutti .

    Fece più volte la spola tra la campagna e il paese con le bigonce zeppe di mele, che spesso facevano inciampare il povero asino sovraccarico nelle fratte .

    Lungo il viottolo ne dispensava qualcuna a chi gli augurava, quasi con invidia “Sante Martine” e lui, felice di replicaree “Bonminute, favorite, pigliatevene quante ne volete, riemepitevi pure la minella”.

    Nel fondaco le adagiò con cautela sul pavimento di cotto, sotto il cascione, nella soffitta, sulla ” pirtiere”, sull’impalcato, e alcune nel sottoscala.

    Non sapeva proprio dove metterle più, le aveva riposte anche sotto i letti e nella base della credenza. Ma erano veramente tante!

    Si rese conto che non poteva lasciare altre mele residue nelle bigonce, si sarebbero infradiciate, allora, visto che doveva recarsi all’Ufficio postale per riscuotere la pensione, vi andò carico di due grossi canestri pieni di mele. Durante la fila ne dispensò alcune e giunto presso lo sportello, disse alle impiegate: “signorine, le volete queste mele? …. quest’anno ne ho colte molte , non so proprio dove metterle, ho riempito tutti gli angoli di casa, la soffitta è sovraccarica ed ho paura che crolli, i vicini sono sazi e i porci non vi dico…”.

    Allora, una delle due signorine allo sportello, mentre ritirava il suo canestro, ebbe a replicargli umilmente: “Beh , visto che ne avete raccolto proprio tante e i vostri porci non ne vogliono proprio più , datele pure a noi !

    Era la prima volta in paese, che quelle temute impiegate che dispensavano tanti soldi ai pensionati, avevano l’umiltà di porsi gerarchicamente financo dietro i porci.

    Ti saluto.

  34. musapensosa il said:

    Finalmente una bella ventata d’aria fresca in “Casa Paesanino”, ci fa rivivere con piacere i tempi d’oro del blog!

    Il tuo simpatico racconto, caro amico, mi ha riportato con la mente indietro nel tempo.

    Ricordo i miei giochi di bambina in quelle stanze allora piene zeppe di mele, stanze così impregnate di quel loro gradevole profumo.

    Qui muoversi era quasi un’impresa, ma era così bello giocare riempiendo e svuotando ceste continuamente, immaginando d’essere ora la fruttivendola, ora la massaia!

    Ringrazio per la dedica chi ha accolto favorevolmente il mio appello (il Figlio del fornaio?) che, come me, non riesce a dimenticare il “nostro” caro blog.

    Mi sono ripromessa, allora, quasi a mo’ di sfida, di tenere in vita il più possibile questa sua ultima pagina (Paesanino permettendo), con l’aiuto di tutti voi, amici.

    Pertanto, l’invito rivolto al Figlio del fornaio, è esteso anche agli altri collaboratori o frequentatori di questo blog.

    In primis all’amico Giovanni Mascia:

    – Con la tua autorevole presenza, se vuoi, puoi dare il via, seppure con modalità diverse, a questa seconda fase di “Incontri sul blog”, così potremo sentirci ancora per un po’ a “casa”.

    Attendo con ansia la pubblicazione di qualche tuo strepitoso indovinello, racconto o poesia, che faccia ripartire alla grande questa nuova, bella (e non importa se breve) avventura.

    E all’Altropoeta:

    – Mi piaceva la tua ironica e spesso disincantata visione della vita, e la vivacità graffiante e a volte sfrontata, che caratterizzava i tuoi simpatici versi.

    Torna a trovarci, la porta è ancora aperta!

    Contraccambio i saluti.

    Un saluto al grande Paesanino, un abbraccio ad Abigail e a tutti gli amici.

    Affettuosamente

  35. GiMascia il said:

    Cara musa pensosa,

    ti ringrazio per l’invito e per le belle parole di apprezzamento. Ammiro il tuo tentativo però credo, in tutta franchezza, che se il Paesanino ha ritenuto di porre fine alla sua esperienza on line conviene rassegnarsi.

    Cari saluti a te e a tutti gli amici che hanno frequentato questo simpatico blog

    Giovanni

  36. anonimo il said:

    Cara musa pensosa,

    c’è un tempo per ogni cosa.

    Prima o poi sfiorisce la rosa,

    finisce il vino, rimane la posa.

    Un saluto

    L’Altropoeta

  37. musapensosa il said:

    Grazie per essere passato di qua e soprattutto grazie per il tuo bel limerick, Altropoeta.

    Se è vero, come dici, che c’è un tempo per tutto e che tutto ciò che inizia è destinato a finire, è altrettanto vero però che per assaporare un buon vino è molto meglio berlo a piccoli sorsi che tracannarselo, per poi arrivare prima alla “posa”!

    Ed è proprio tra un sorso e l’altro che ti aspettiamo, per poter leggere, se vuoi regalarceli,

    altri simpatici versi.

    A presto

  38. musapensosa il said:

    Sulle ali di un sogno

    Sulle ali di un sogno

    vedo per la prima volta il mare,

    brillano verdi e blu

    le sue acque chiare.

    Le barche si fanno cullare dolcemente,

    e in quel dondolio di onde,

    riscopro

    la serenità che effonde

    un mare grande,

    che vedo dall’alto

    mentre sto volando.

    Eppure, non ho ali per volare,

    mi guardo intorno:

    c’è solo la natura e il sogno,

    che sprigiona

    tutta la forza in pugno.

    Vivo,

    respiro e volo…

    ma non ho ali:

    riesce a stupirmi

    solo questo sogno.

    Si mostra ai miei occhi

    un paesaggio senza veli,

    che vedo adesso,

    bello come non mai:

    nella semplicità

    tutta la sua purezza!

    Poi, con un dolce abbraccio,

    lo avvolge questa brezza.

    E non ho bisogno

    di guardare l’ora,

    di fronte a me

    c’è il sole che me lo sa dire;

    si sposta insieme a me

    facendo un girotondo

    e poi a sera, stanco,

    saluta col buio il mondo.

    Ed io, che ancora sto volando,

    faccio di tutto,

    ma non mi addormento,

    troppo grande

    è lo stupore che io sento,

    che posso volare ancora

    tanto e tanto tempo.

    Una farfalla

    mi sfiora il volto con le ali

    e sembra voglia dirmi:

    – Continua a volare!

    Quando sarò sveglia,

    come più grande e bello

    mi sembrerà il mondo

    che ho scoperto volando,

    in un sogno

    che ha allargato

    il mio orizzonte!

    Cari saluti

  39. monicaira il said:

    Ero venuta a vedere se per caso avessi cambiato idea…. ti abbraccio e grazie per i bei momenti passati insieme.

    Monica

  40. anonimo il said:

    caro Paesanino,

    anche io ero passato per vedere se caso mai avessi cambiato idea.

    Il tuo sito era diventato una bella abitudine. è un peccato non lo aggiorni più.

    Un amico torese

  41. musapensosa il said:

    Saluto i miei giorni sereni

    Saluto i miei giorni sereni

    ed è tanta la commozione.

    Rivivo i momenti felici

    come note di una bella canzone.

    Saluto quel giorno in cui mamma

    mi ha donato presente e futuro,

    ripenso a quel pianto felice

    che mi strappa da un grembo sicuro,

    aprendo per sempre i miei occhi

    ad una grande e bella avventura.

    Saluto ancora quei giorni

    che mi videro eterna bambina.

    Saluto quel mondo di giochi

    con i sogni di mamma futura.

    Rivedo ancora quella bambina

    che cresceva dentro di me,

    i nuovi sogni che la tenevano sveglia,

    la luce nuova che le brillava negli occhi.

    L’amore: una stella lontana

    diventava il suo paradiso!

    Ne è passato di tempo da allora

    e i miei giorni di donna matura,

    saluto con il cuore in gola.

    La gioia immensa di aver donato la vita,

    mi tiene sveglia e mi fa pensare

    a quanto amore ho ancora da dare.

    E un saluto del tutto speciale,

    che faccio davvero col cuore,

    va a tutti quei giorni sereni

    che il futuro può ancora rubare!

    E… saluto anche voi, amici!

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