Scendeva la sera su Emmaus


Scendeva la sera su Emmaus,
la gente era triste per te, Signore.
Ritorna con noi a cenare,
riporta la gioia tra noi.

E come ad Emmaus venisti tra di noi,
così ritorna su questo bianco altare;
la nostra fede vien meno come allora,
la tua presenza è soffio che dà vita.

Scendeva la sera su Emmaus…

E come ad Emmaus la gente prese il pane
che tu, Signore, spezzasti quella sera,
noi ne mangiamo pensando a mille cose
che tu dicevi parlando per le strade.

Scendeva la sera su Emmaus…

E come ad Emmaus la gente che soffriva
parlò del Cristo riapparso per quei luoghi,
ti porteremo cantando per il mondo
a tante case che chiedono di te.

Scendeva la sera su Emmaus,
la gente era triste per te, Signore.
Ritorna con noi a cenare,
riporta la gioia tra noi.

Autore di questo famoso canto religioso, di cui pubblichiamo anche lo spartito originale, tratto dalla raccolta e come ad emmaus… (Cromografica Dotoli, San Severo, s.d.),  è il francescano padre Giantonino Tromba (Toro, 18 febbraio 1944), scomparso nel paese natale due giorni fa, il 21 ottobre 2005.

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7 commenti su “Scendeva la sera su Emmaus

  1. anonimo il said:

    Buongiorno paesanino, le parole di Emmaus di Padre Giantonino mi hanno accompagnato fin dall’infanzia. Ogni volta che le canto mi emoziono e ringrazio davvero il nostro frate per avercela donata, insieme al suo amore per una vita che lo ha provato specialmente negli ultimi due anni.Che bello provare emozioni!Un abbraccio e buon lunedì! Abigail

  2. anonimo il said:

    Sia permesso di dire una parola di ringraziamento a padre Giantonino. Non a nome personale, ma a nome di tutto uno stuolo di amici e amiche che hanno animato la Schola Cantorum negli anni Ottanta, attorno a un’altra indimenticabile figura di Francescano, scomparsa di recente: Padre Ottaviano.

    Il grazie a Padre Giantonino va detto innanzitutto per la sua fede, innestata sull’albero francescano che a Toro è stato molto rigoglioso e ha dato molti e buoni frutti. Una fede robusta ma partecipata con un sorriso, con parole e pensieri semplici e tono della voce molto bassa. Siamo certi che a Padre Giantonino avrebbe fatto piacere ricordare insieme a noi i tanti confratelli toresi con i quali ha vissuto: Padre Gaetano e padre Lino Iacobucci, padre Giacinto De Sanctis, padre Mercurio Parziale e su su fino a quelli che lo hanno preceduto nella casa del padre. L’indimenticabile Padre Ireneo Serpone, padre Modestino Evangelista, padre Giannicola Iacobacci, padre Pasquale Evangelista, padre Umile Ferrara e facendo uno sforzo con la memoria fino alle figure ormai leggendarie di padre Raffaele D’Amico e padre Giacinto De Sanctis, zio e omonimo del padre Giacinto che è in mezzo a noi, per ricordare quelle che abbiamo personalmente conosciuto. Siamo orgogliosi noi toresi di aver avuto e avere ancora in parte tante belle e sicure guide. Tanti bravi operai della vigna del signore. Siamone degni.

    Grazie a padre Giantonino per il suo essere stato uomo di fede, attento alla tradizione ma attento anche ai fermenti della chiesa di oggi.

    Grazie a padre Giantonino per essere stato uomo attento al mondo che ci circonda. Lo vogliamo ricordare e ringraziare qui anche per il suo invito a volare alto, rivolto principalmente agli uomini politici e agli amministratori locali. E Dio sa quanto ci sia bisogno di uomini e amministratori che volino alto, attenti soprattutto al bene delle popolazioni.

    Grazie a padre Giantonino per la sua cultura, per la sua discrezione a indicare la via della cultura. Il suo amore per i libri e lo studio.

    Grazie a padre Giantonino per il suo amore per l’arte. Appena qualche mese fa a Pasqua, quando il male sembrava concedergli ancora giorni di speranza e operosità ha inaugurato la statua di padre Pio a Campodipietra, statua che aveva voluto innalzare al santo francescano. Si tratta di un bellisismo lavoro di una artista locale: Renato Chiocchio di Oratino. Un lavoro che dà lustro a Campodipietra. Grazie a Padre Giantonino per avere indicato nell’arte e nel bello una strada che il nostro paese, i nostri paesi dovrebbero percorrere sempre e con convinzione.

    Grazie a padre Giantonino per i frutti copiosi dei suoi lavori di musicista. E’ stato un vero piacere averlo al nostro fianco con i suoi consigli, i suggerimenti i giudizi critici. Nel suo cognome era gia impresso il DNA della tua vita. Padre Giantonino Tromba ha rivestito di melodie semplici ma efficaci i passi sempre suggestivi delle fonti francescane. Ai fioretti di san Francesco, a frate Leone, pecorella di Dio, a fra Masseo, alle sorelle e a santa Chiara, le melodie di padre Giantonino hanno dato una nuova veste. Anche grazie a un gusto per la parola semplice ma pulita, e mai ridondante. E sono state melodie e canti accolti e diffusi ovunque nella chiesa.

    Grazie infine a padre Giantonino per l’insegnamento che ci lascia con la sua malattia, una malattia che lo aveva lasciato umanamente sgomento. Diremmo sconvolto. Ma che poi è stata accettata come strumento nelle mani di Dio per consegnarlo a sorella morte corporale, cantata da San Francesco.

    Grazie, padre Giantonino. Solo pochi pensieri, come piaceva a te. Perdiamo oggi un amico e una guida. Acquistiamo un punto di riferimento per le nostre preghiere. E cosi sia.

    La Schola cantorum di P. Ottaviano

  3. Anchise1 il said:

    Carissimo Padre Giantonino,

    rimaniano sgomenti e a pensare che anche tu (ancora un nostro frate), abbia dovuto lasciare la vigna del Signore, stroncato prematuramente dal “male” che ha spento il tuo entusiamo di amato e stimato sacerdote e le speranze dei tuoi innumerevoli amici.

    Quel male che inizialmente non hai voluto accettare, come oggi noi non accettiamo che tu debba lasciarci.

    Ma le vie del Signore non sono le nostre, e lui che ha vinto la morte, ci farà capire anche il senso della tua morte.

    Oggi il nostro pianto è disperato per la mancanza della tua parola che rincuora, per la perdita del tuo sorriso che rassicura, per la nostalgia struggente delle tue melodie dolci, che testimoniano il grande amore che nutrivi per il Signore e la sua Chiesa.

    Oggi il Signore ti accoglie nella sua casa, ricordando a noi che ti abbiamo voluto bene che il chicco di grano che muore porta molto frutto.

    Scusaci , se questa sera non saremo in grado di intonare il tuo più bel canto, famoso dappertutto, intitolato “scendeva la sera su Emmaus…, e la gente era triste…” le lacrime avrebbero il sopravvento sulla voce, ma quel canto, unitamente a tutte le altre bellissime melodie che ci hai donato, saranno la tua preziosa eredità, unitamente alle tue tante e meritevoli opere di apostolato.

    Ci dicevi: “a noi frati basta poco per testimoniare la fede. Basta fare il proprio dovere di sacerdote con gioia. Già camminare per le vie del mondo col nostro povero saio, è testimonianza per questo nostro mondo inquieto”.

    Ci è difficile capire il senso della tua morte, se non attraverso il mistero divino che la racchiude .

    Ci è stato difficile trovare le parole giuste durante il calvario della tua sofferenza, se non quelle credibili ed esaurienti del Vangelo, da te tante volte raccomandateci.

    Caro padre Giantonino, sei stato un grande dono per tutti noi, ora questo dono noi l’offriamo al Signore perché è bene che ritorni al Signore chi è del Signore.

    il figlio del fornaio

  4. anonimo il said:

    Gentile “Paesanino”,

    ho trovato su internet, all’indirizzo http://canzonipoesie.splinder.com/post/6090699

    le parole del canto “Scendeva la sera su Emmaus”, che ho avuto occasione di ascoltare solo una volta, ma mi è piaciuto molto. Mi è rimasto impresso solo il ritornello, che era eseguito a due voci.

    Vorrei sapere a chi mi posso rivolgere per ottenere la partitura (ed eventualmente una registrazione audio) del suddetto brano.

    Mi puoi aiutare?

    Grazie.

    “Bergasilva”

  5. Paesanino il said:

    Gentile Bergasilva
    grazie per avermi dato l’occasione di pubblicare lo spartito (clicca qui) di questo famoso canto religioso di padre Giantonino Tromba, tratto dalla raccolta e come ad emmaus… (Cromografica Dotoli, San Severo, s.d.). Cordiali saluti

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