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14 commenti su “Rua Risorto

  1. Torrisi il said:

    Caro Paesano,

    vedo che con la scusa di poesie e racconti continui nella tua opera di “addottrinamento” sulle abitudini e gli usi di un tempo. Mi sfugge in questo momento il significato di “ventunora”. Sono, forse, le nove di sera?

    In alto i cuori e mille ringraziamenti.

    Luca

  2. Gliorti il said:

    vediamo un pò se ho capito..dalla rapa alla cima di rapa…bollite con patate a tocchetti, scolate e ripassate ancora calde con aglio olio e peperoncino, alla moda sandonatese…oppure, sempre bollite, e ripassate con fagioli cannellini cotti a parte, sempre con olio aglio e peperoncino…alla moda atinese….son queste le rape di cui parlate?

  3. Paesanino il said:

    Sì, Luca, ci sei andato vicino. Ventunora è la ventunesima ora, secondo l’antico uso dell’Italia Meridionale, a contare da tramonto a tramonto e non già da mezzanotte a mezzanotte come oggi.

    Corrisponde alle ore 15 (le tre del pomeriggio) dell’ora solare, (ossia l’ora nona dei Vangeli, a contare dall’alba).

    Era un’ora importante nella giornata del contadino, era l’ora della merenda, ma era soprattutto l’ora in cui Gesù era morto sulla croce, pertanto era scandita da 33 rintocchi della campana grande.

    Ciao

  4. Paesanino il said:

    Praticamente il mio precedente commento si è accavallato al tuo, cara Gliorti. Che dirti? Le rape sono sia le “cime di rape” (vanno benissimo le ricette da te proposte, ma personalmente non rinuncerei per niente al mondo alle cime di rape soffritte con aglio e olio, semplicemente e divinamente, o con le pennette), sia i gambi della stessa pianta, in questo caso chiamati broccoli di rape e serviti, sempre con aglio e olio, al convito di San Giuseppe, sia una varietà di carota, come da illustrazione. A ognuno le rape di suo gradimento.

    E buon appetito.

  5. GiMascia il said:

    Simpatico questo ortolano fissato per le rape. E’ il compagno ideale di quella Maria Traversa che quando piove addacqua l’orto. Nonché seguace convinto del “Chi cuce e scuce non perde mai tempo”.

    Buona giornata

    Giovanni

  6. Anchise1 il said:

    Voglio ricordare che tanti anni fa, in paese, in cambio di due uova si otteneva una scarola. La scarolaia, infatti, gridava per il paese:” Chi te ove da venne ca’ ci dinghe….”.

    Le rape non si scambiavano, erano alla portata di tutti.

  7. GentileMa il said:

    Questo limerick mi ha fatto tornare alla mente un vecchio proverbio, che continua a ronzarmi per la testa. Lo scrivo qui, con la speranza di liberarmene.

    Rape rapestre:

    è tutta una minestra.

    mario

  8. anonimo il said:

    Torese purosangue, eppure ignoravo che avessimo una via intitolata così. Stamattina, giorno di festa, proverò a fare una passeggiata e a scoprire dove sta, se lato Via di Sopra o lato Via di Sotto.

    ASSI

  9. GiMascia il said:

    Mi auguro che la tua passeggiata, caro ASSI, sia piacevole. C’è un modo, molto più sedentario di scoprire l’ubicazione delle vie e delle rue di Toro. Basta andare sull’home page di ToroWeb (http://www.toro.molise.it/home.php) e cliccare su “MAPPA vie e rue dell’abitato”, in alto a sinistra.

    Saluti

    Giovanni

  10. anonimo il said:

    Sempre vincente il binomio limerick-miniatura, Paesanino!

    Deliziosi i versi, curiosa la storiella ma, c’era davvero un ortolano in rua Risorto?

    Io so di un’ortolana, più precisamente una venditrice di scarola, che abitava in via di Sopra.

    Puoi gentilmente soddisfare questa mia curiosità?

    Grazie, complimenti e tanti cari saluti.

    Incanto lirico

  11. Paesanino il said:

    Cara Incanto lirico,

    nel mondo della fantasia ci sono tutto e tutti dovunque. Hai presente Rua risorto? Dubito che possa averci mai abitato nessuno in quella nostra pittoresca ma impraticabile rua.

    Grazie per le espressioni di apprezzamento e a presto.

  12. GiMascia il said:

    Eh no, caro Paesanino. Questa volta, mi dispiace, ma devo contraddirti. Anche se sembra incredibile, in Rua Risorto c’è stato un tempo in cui ci si abitava. Nello stato delle anime del 1894, risulta che il signor Bartolomeo Quicquaro di Domenico, di anni 33 abitava proprio in Rua Ritorta n. 1 (con questo nome è registrata Rua Risorto). Insieme a lui, abitavano la moglie Concetta Fracasso di Antonio, di anni 23, e il figlio Domenico di anni 2.

    L’ipotesi di Incanto lirico, di un ortolano effettivamente abitante in Rua Risorto, non è quindi da scartare a priori.

    Cordiali saluti

    Giovanni

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