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16 commenti su “Rua Caruso

  1. GiMascia il said:

    Caro Paesanino,

    non so se ricordi che la Rua Caruso del tuo limerick, era popolarmente detta “la viarella di Ernesto”. nella parte a valle confluente con Via Occidentale. Per la dimensione angusta e gli scalini impervi (a malapena ci passa una persona alla volta) non era molto trafficata e si prestava per i fugaci incontri amorosi.

    Un estemporaneo stornello, uno degli ultimi che ci è stato dato di sentire, diceva che

    Pe la via de Erneste

    Pinco Pallino i facéve la feste
    ,

    dove Pinco Pallino sta per il nome del giovanotto che “le faceva la festa”, a lei, all’innamorata.

    Cordialità

  2. benciarl il said:

    La femmina, chissà per quale arcano,

    non solo in quel di Toro in Rua Caruso all’arcolaio preferisce il fuso:

    sarà perchè… più adatto alla sua mano?

  3. Anchise1 il said:

    Cari amici,

    nel limerick del paesanino si accenna all’arcolaio e al fuso. Nel mio Museo della civiltà contadina, in via Roma a Toro, conservo una ricca collezione di attrezzi e strmenti del passato, tra cui non potevano mancare arcolai e fusi.

    Ne pubblico due foto, lasciandovi i miei più cordiali saluti.

    Vincenzo Colledanchise

  4. monicaira il said:

    Riesci sempre a ricreare la magia di un poetico passato. Complimenti a te. E grazie della visita.

  5. anonimo il said:

    Simpatica la storiella,

    formidabile il binomio illustrazione-limerick!

    A presto

    Incanto lirico

  6. artemidoro il said:

    la leggenda non lo dice

    Ma lo sa signora Bice

    il motto “dritto come un fuso”

    è perchè “lo tiene in mano” in via Caruso

    aggiunge un commentator, ma piano,

    gioco di mano gioco di villano

  7. romanesche il said:

    A Roma er doppio senzo senz’abbuso

    è na cosuccia ch’è gradita tanto

    perciò drent’a la storia de sto fuso

    ce resto a medità, scoprenno intanto

    che si a la donna, sì, je piace er fuso,

    all’omo l’arcolaro per incanto

    je fa venì a la mente invece l’uso

    de sta a balla’ co’ na pischella accanto:

    la forma j’aricorda fianchi e petto

    de na regazza che se giravorta,

    avvorge la matassa, m’ar cospetto

    je pare d’abballà com’a na vorta.

    Cinge la bella donna e co’ rispetto…

    n’antra matassa mette nella sporta.

    Ciao Paesanì, sempre più togo er tu’ blog!

  8. Paesanino il said:

    Un caloroso ringraziamento a tutti gli amici che hanno voluto infiocchettare di complimenti, commenti, foto, e versi il mio limerick.

    Un abbraccio

  9. tempeste il said:

    Buonasera paesanino!

    Le tue poesie mi piacciono,mi piacciono molto, e lo sai perchè?Perchè sanno di passato, di vecchio(nel senso positivo del termine),di antico!Amo fatti e cose antiche.

    Ciao!

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