Ammiz'u Chiane (Piazza del Piano)

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Ce sta nu pesciaiule ammiz’u Chiane
iè nnu fetente e ffiglie de puttane
se va chè bbella ggione
i riale u capitone
pi vecchie n’tè ma’ ‘nguille ammiz’u Chiane.

PIAZZA DEL PIANO. C’è un pescivendolo in mezzo al Piano / è un gran fetente e figlio di puttana / se va qualche giovane bella / le regala il capitone / per le vecchie non ha mai anguilla in mezzo al Piano.

 

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13 commenti su “Ammiz'u Chiane (Piazza del Piano)

  1. anonimo il said:

    Caro Paesanino,

    vedo che da te già c’è clima di vigilia. Ma hai visto che prezzi il capitone? A 19 Euro al chilo c’è da buttare il sangue…

    Per gli auguri ci risentiamo.

    Giuseppe

  2. GentileMa il said:

    Ho riso anch’io, anche se – con tutta sincerità – “figlio di…” mi è sembrato un po’ forte.

    Buon Natale a tutti.

    Mario Gentile

  3. bucciadimela il said:

    E la canzone intitolata a una Chiara, quand’è che la posti? Mentre la aspetto, ti faccio i miei complimenti per le tue immagini: sono sempre spettacolose!

    (ehm,la fonte, è un segreto?)

  4. duca1degli1abruzzi il said:

    Da traduttore sono tentato a renderlo in dialetto Teatino:

    LA PIAZZE DI LA PIANE

    Ci sta nu pisciaiole mezz’a la piane

    E’ nu filabustiere

    Si va na giovina belle

    ja rigale lu capitone

    pi li vicchie nin tè mai l’anguille mezz’a la piane.

    Un saluto. Duca.

  5. Paesanino il said:

    Caro Mario Gentile (#3), mi pare che ti risenti senza motivo: a Toro l’espressione “figlio di puttana” non è forte affatto, anzi è un complimento di uso comune, equivale a dire figlio di buona mamma, furbo, tipo in gamba; vale proprio il “filabustiere”, come traduce duca1degli1abruzzi (#5).

    Bucciadimela (#4), un po’ di pazienza. Presto leggerai la poesia dedicata a Chiara. Le mie immagini, l’ho dettto altre volte, sono tutte, senza meno, in rete.

    Saluti a tutti.

  6. Torrisi il said:

    Paesanino carissimo,

    ti faccio i migliori auguri di Natale. A te e a tutti gli amici che frequentano il tuo bel blog.

    Divertente l’ultimo tuo limerick, che mi ha ricordato una canzone napoletana. Ce l’ho sulla punta della lingua, ma niente non vuol tornarni a mente come si deve.

    Pazienza. Te la scriverò, quando deciderà di farsi ricordare per bene.

    Buon Natale a tutti

    Luca

  7. Algonuevo il said:

    Nel caso, ma non credo, dovessi scoppiare di panettone prima di Natale, ti saluto dall’Italia, Paesanino e ti faccio tanti auguri!

    (sempre troppo divertente qui)

  8. benciarl il said:

    Nella realtà dialettale e folkloristica l’accezione vera del termine “figio di… ” è quasi sempre quella enunciata da Paesanino. Dipende però dal tono quasi dappertutto (tranne -per quanto ne so – in Calabria e in Camapania, ove seppur con diversa pronuncia “figlio di ‘ntrocchia” con qualsiasi tono lo pronunciate è sempre considerato un complimento all’intelligenza – o alla furbizia – dell’interlocutore. Vi sono però pesanti limiti: sulla base di questa pseudo regola non provate mai a dire ad un siciliano “figghiu e bottana” potrebbe reagire come non capireste! Anche in Liguria “figiu de bagaxia” suona davvero un insulto insopportabile.

    Ciao

    Ben.

    P.s. ho messo su da poco un piccolo blog dedicato ai bambini, alle favole e alle filastrocche. Chi viene a trovarmi? Chi vuol collaborare?

    scheggette.splinder.com

    vi aspetto e, se non verrete, grazie lo stesso.

    Una buona notte a tutti

    Ben

  9. Torrisi il said:

    Eccola qua, Paesanino, la canzone napoletana di cui ti parlavo. Anzi ecco la strofa che ci riguarda perché il resto vattelapesca! A parlare deve essere proprio una vecchia che dice:

    “Quest’uomo è un pescivendolo birbante

    c’ha propriamente un cuore da brigante

    regala treglie e purpe a tutte quante

    e a me nu cefarotto nun m”o dà”.

    Non mi chiedere di più perché di più nin so. A parte che il tuo limerick mi sembra superiore.

    Buone feste a tutti

    Luca

  10. artemidoro il said:

    U Capitune d’un fetente:merce avariata

    per chiste zi Rosa s’è arrabbiata

    nun sta ritto stu pesce floscio

    lo vuliva ritto eppur l’è moscio

    ma si sa che cun l’età s’allunga la vista

    e sempre chiù s’accorcia Battista



    (la lingua l’ho inventata, diciamo un maccaronico dialetto,e ora tutti a curcà intu u’ lietto)

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